Roblox, meme e cervelli rubati: il nuovo linguaggio dei videogiochi

Episodio
33
Durata
17m 51s

Pietro Faccio

Professore

Con oltre vent'anni di esperienza lavorativa internazionale in 3 continenti e un totale di 7 paesi, e la capacità di parlare, scrivere e leggere in 6 lingue, Pietro vanta una vasta esperienza in operazioni di Controllo Qualità e progettazione dei processi, gestione di team e progetti, assunzione/formazione/sviluppo del personale, vendite e sviluppo aziendale.

Orientato alla qualità, è un promotore della qualità nel Controllo Qualità.

Il suo più grande successo è stato guidare una sede polacca da 2 a 400 dipendenti. Ne è molto orgoglioso e, pur essendo un dirigente dello sviluppo aziendale, si occupa di Controllo Qualità e può intrattenervi con diverse storie di team building.

A proposito di questo episodio

Roblox oggi non è più “solo un gioco per bambini”.

È una piattaforma da 112 milioni di utenti attivi al giorno, dove giochi come Steal a Brainrot o Grow a Garden raggiungono decine di miliardi di visite.

Ma perché funzionano questi titoli assurdi, costruiti in pochi giorni, e non altri più “seri”?

In questo episodio analizziamo i dati mostrati al Big Screen Gaming Summit 2025 e proviamo a rispondere a una domanda semplice:

👉 Chi decide oggi cos’è davvero un videogioco?

Non ci sono commenti…